L’ambizioso progetto della Scuola di ULM ha incuriosito gli studenti delle classi quinte del nostro istituto che, in occasione delle celebrazioni per il Centenario dell’ITET, ha promosso questa importante iniziativa allo scopo di mostrare gli aspetti di una grande realtà aziendale, la FIAT.

La Scuola di Progettazione grafica e di disegno industriale ULM si proponeva nel secondo dopoguerra di dare un carattere scientifico alla professione di progettista. L’obiettivo era molto ampio perché si apriva  al campo della comunicazione, dell’informazione, della ergonomia e della semiotica.

A dialogare con gli studenti, Giacomo Manzoni, Presidente della Fondazione intitolata a suo padre Pio Manzù, figlio del già citato e noto artista. L’incontro che si è svolto il 7 maggio scorso, nell’Aula Magna del nostro istituto, è stato introdotto dal giornalista Silvio di Pasqua, accompagnato da Marco Laviola ex alunno del nostro istituto, che oggi ha fatto del modellismo automobilistico la sua arte e il suo mestiere. 

Eclettico e geniale Pio Manzù è stato l’artefice dello stile della celebre utilitaria FIAT, la più grande azienda italiana di automobili. Questa storia dell’Italia del dopoguerra è stata raccontata attraverso video e filmati che hanno restituito agli studenti non solo uno spaccato di vita, di cultura e società, ma anche la storia di prodotti iconici e la storia d’impresa in tutti i suoi aspetti.

Il Presidente della Fondazione “Pio Manzù”, Giacomo Manzoni

La Fondazione è nata a Bergamo nel 2017 con lo scopo di tramandare e diffondere le opere e i progetti svolti, e di incentivare studi e ricerche nel campo del design. Tutta l’eredità di Pio Manzù, vissuta ad ULM presso la Hochschule Fur Gestaltung (Scuola nata sulle ceneri del Bauhaus) è stata raccolta e testimoniata agli studenti che hanno colto la complessità e il fascino del mondo del design, della comunicazione d’impresa e della  innovazione tecnologica orientata alla fruizione di un oggetto.

Dietro la storia della Fiat, per esempio, c’è la relazione con il territorio e lo studio sociologico  degli anni ’60, quando in Italia con il boom economico l’auto diventa uno strumento di motorizzazione di massa, ma anche un oggetto di desiderio. Quindi era necessario cambiare il paradigma di mobilità e disegnare un’auto accessibile, semplice nella linea e adatta a tutti. In generale quindi dagli anni ‘60 in poi si realizzano oggetti e prodotti che devono coniugare gusto, design e bassi costi. Una storia raccontata attraverso le immagini di prodotti e oggetti che hanno fatto epoca, a partire dalla mitica 127 della FIAT che è stata l’auto più venduta in Europa. Gli studenti hanno colto dalle parole di Giacomo Manzoni una importante testimonianza della storia della comunicazione d’impresa, coerente con gli indirizzi di studio del nostro istituto.